venerdì 20 maggio 2011
Non la solita pasta in polaroid
A volte capita di fissarmi con delle ricette che leggo in giro, che trovo per caso, e poi non smetto di pensarci fino a quando non mi decido a provarle. La fissa di oggi che sono riuscita a farmi passare subito è quella della ricetta della pasta con il tonno e il limone del direttore di Vanity fair. Lui la cita nell'articolo di cui vi parlavo ieri e da quando l'ho letta non ho smesso di pensare a come potesse essere...
Siete anche voi come me un po' maniache compulsive della cucina? Io in questo periodo sto raggiungendo i massimi storici della mia intera esistenza, però finché rimango sulla patologia culinaria, diciamo che nessuno può lamentarsi! :D
Comunque il bello di alcune ricetta è la semplicità di esecuzione, ma soprattutto di reperibilità degli ingredienti, che diciamocelo onestamente, tante volte capita di voler rifare qualcosa alle otto di sera o di domenica e tutti gli ingredienti mica si hanno nella dispensa! Poi quelle voglie irrefrenabili di cucinare vengono sempre nei momenti meno opportuni!
Ma non è questo il caso! Qualcuno lassù mi vuole bene e ha deciso che oggi avevo in casa (non mia ma del fidanzato in quel di Trento) tutto quello di cui avevo bisogno (tranne che per gli spaghetti, ma mi sa che i fusilli sono buoni uguale) e cioè:
200 grammi di fusilli,
una scatoletta di tonno all'olio d'oliva da 140 grammi,
il succo di mezzo limone,
olio extravergine di oliva,
pepe e sale q.b.
Mentre la nostra acqua bolle e poi, in ordine logico, la nostra pasta si cuoce, noi in una terrina mescoliamo il tonno, il succo di limone, abbondante olio extravergine di oliva e il pepe. Una volta scolata la pasta la buttiamo sulla cremina e giriamo il tutto!
Poi, come consiglio personale, se siete vicini ad un parco, o avete la fortuna di vivere in una casa con un giardino, andatevela a mangiare fuori! Faccio la figa perché io sono una studentessa fuori sede di Bologna, dove è risaputo che le case con i giardini sono solo sui colli e sono dei bolognesi. A noi, i bolognesi, ci lasciano vivere in piccoli loculi con finestre che danno sui cortili interni o sulle scale... Qui a Trento, invece, sembra che esistano anche case con balconi, e addirittura con giardini. Quindi io la pasta me la pappo fuori, con il sole, che magari mi coloro anche un po' il viso!
P.s. poi magari in queste settimane riuscirò a preparare l'altra ricetta che mi perseguita da una puntata di Desperate housewives!!!
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buonaaaaa che profumino :)
RispondiEliminacarina carina la polaroid!e anche la pasta direi!brava!
RispondiEliminaciao rebe già ieri ti ho detto ke l'avrei provata ... ma tu hai fatto prima di me!
RispondiEliminaè una ricetta che mi piace tanto proprio per la sua disarmante bontà! :D
RispondiEliminal'ho imparata a casa di un'amica nel periodo universitario :)