sabato 25 giugno 2011

French toast salato con prosciutto crudo e formaggio di capra


Domani mattina, dopo la sbronza del sabato sera, la colazione che vi meriterete sarà il French toast salato, accompagnato da frutta fresca e succo di mirtillo. Riesce a far riprendere chiunque sia giù di morale, da la carica per affrontare al meglio la giornata ed è buonissimo!!! What else?!?
Noi l'abbiamo mangiata stamattina e Gio ha decretato che l'ambientazione era troppo medievale, quindi, alzate al massimo il volume del pc, e fate partire questa musichetta!
Dopodichè prendete (dosi per due persone): 

un uovo
una tazzina da caffe piena di latte AD
due pizzichi di origano
un pizzico di sale
quattro fette di prosciutto crudo
due fette di formaggio fresco di capra
quattro fette di pan carrè integrale

Ora sbattete l'uovo con il latte e aggiungete il sale e l'origano, poi preparate i due toast mettendo in ognuno due fette di prosciutto e il formaggio al centro. In una padella antiaderente fate scaldare un cucchiaino d'olio. Nel frattempo inzuppate per bene i due toast nella pastella in modo da far assorbire il tutto e friggiamo in padella fino a doratura. Tagliateli e serviteli caldi.

Adesso vi presento il Duca di Trento, Conte di Piedicastello, Barone del Doss Trento:
ecco a voi gentili dame e messeri, il principe Gipi! (che dopo due anni di vita di corte in appartamento, ha scoperto le delizie delle avventure cavalleresche in giardino)


Con questa ricetta contribuisco alla raccolta di Mammazan!


venerdì 24 giugno 2011

Crumble di frutti rossi


Questa non è la prima volta che posto un crumble, dal primo esperimento (che risale al 29 agosto del 2010) ci ho preso gusto! Il crumble è un dolce facilissimo da fare, ma gustoso al punto giusto, che se sei triste o hai solo voglia di una cosa buonina da mangiare, fa al caso tuo! Poi, in questo periodo, va rigorosamente accompagnato con una pallina di gelato alla vaniglia! Immaginate il caldo e il freddo insieme, il croccante e il morbido... e poi la frutta  che sprigiona tutto il suo succo... insomma, una goduria!

Questa mia ricettina è stata pubblicata sul giornale A tavola del mese di giugno! :D Si, ne vado molto fiera!

Ingredienti per un tegame da circa 20 cm di diametro:

per lo strato superiore:

180 grammi di farina di farro,
100 grammi di zucchero,
30 grammi di zucchero di canna,
120 grammi di margarina,

per lo strato di sotto:

700 grammi di frutti di bosco (mirtilli, ribes, more),
il succo di mezzo limone,
3/4 cucchiai di zucchero.

Mettiamo la margarina in freezer tagliata a pezzetti per almeno una mezz’oretta, deve essere ghiacciata. Frulliamo la margarina con la farina e i due tipi di zucchero, fino ad ottenere un composto farinoso. In un tegame mettiamo i frutti di bosco, aggiungiamo i 3 o 4 cucchiai di zucchero e il succo del mezzo limone, diamo una bella mescolata e poi ricopriamo il tutto con il composto farinoso ottenuto in precedenza, senza schiacciare. Cuociamo in forno per 40 minuti a 200 gradi, o fino a quando il crumble non risulterà dorato. Servire da solo a temperatura ambiente oppure tiepido con del gelato di soia alla vaniglia.

domenica 19 giugno 2011

Giallo come...


1 Giallo come il gattino sulla maglietta di Threadless che vorrei tanto, ma è finita e non ancora la ristampano...
2 Giallo come il sottomarino in una tazza di tè, ma dico non è spettacolare?? io me ne sono innamorata subito!:D
3 Giallo come questa coperta, che sembra voglia dirmi “parti, Rebecca, e vai su di un’isola lontana con un bel libro ed un’amaca!” non so voi, ma io lo seguirei questo consiglio!
4 Giallo come la parete che vorrei nella mia futura camera, non tutte e quattro le pareti, solo una!:D
5 Giallo come la poltrona che ho sempre voluto trovare abbandonata per strada, per poterla rivestire, io da sola, senza tappezzieri!
6 Giallo come le rose gialle, le preferite di mia nonna e della mia mamma, che spero di poter piantare un giorno in un bel giardino,
7 Giallo come la Kitchen Aid che sogno ad occhi aperti da qualche tempo, ne faremmo di esperimenti io e lei insieme, sono sicura che ci divertiremmo come matte!:D
8 Giallo come i limoni della Costiera amalfitana che spero di ricevere presto da una certa coppia che partirà per quelle mete a breve, perché vorrei farci un bel limoncello!
9 Giallo come il furgoncino della Volkswagen… l’ho già detto che alcuni oggetti mi parlano chiedendomi di partire??

Giallo come il sole che è appena spuntato dopo tanti giorni di pioggia... chissà, forse il raccogliere tante immagini gialle ha funzionato come magia per richiamare la primavera!:D 
E voi per che Giallo siete? Sono curiosa!

venerdì 17 giugno 2011

Come usare tutto degli asparagi: un eco aperitivo!


Rieccomi qui, finalmente riesco a postare una ricetta che non ha nulla a che fare con la gara di Nasi da tartufo! Ultimamente tra scadenze di esami e scadenze di sfide, non ho avuto molto tempo per prendere in mano una ricetta e poi la macchina fotografica! Sembra passato pochissimo tempo, ma la prima ricetta della sfida, questa qui, l'ho postata il 10 maggio!! 

Questa che vi propongo oggi non è proprio una ricetta, è più un utilizzo intelligente della parte finale del gambo degli asparagi (ve la posto oggi prima che finiscano completamente gli asparagi di stagione), che di solito viene buttata via. Visto che ultimamente ci sentiamo tutti un po' più ecologisti, perché non cominciare a cambiare abitudini dalle piccole azioni quotidiane? 

Quello che ci serve è (le dosi vanno ad occhio):
la parte finale degli asparagi che abbiamo cucinato,
latte ad alta digeribilità,
amido di mais o maizena,
noce moscata,
sale.

In pratica facciamo bollire la parte finale degli asparagi nel latte, devono essere completamente sommersi, e quando si saranno ammorbiditi cominciamo a versare l' amido (circa un cucchiaio per mezzo litro di latte), il sale e un pizzico di noce moscata. Quando il latte comincerà a rapprendersi (sembra quasi una besciamella), frulliamo il tutto con il frullatore ad immersione. Ed ecco la vostra cremina agli asparagi, che vi permetterà di non buttare nella spazzatura buona parte degli asparagi comprati a peso d'oro, e di presentare agli amici un valido aperitivo con le patatine e la birra!!!

domenica 12 giugno 2011

Lasagne dolci alle ciliege!


Ecco la mia ricetta per la terza sfida di Naso da tartufo's Kitchen. Alla domanda "quale è il vostro cavallo da battaglia?" io ho risposto "la lasagna", senza sapere che avrei dovuto trasformare una lasagna salata in una dolce! In realtà non è stato tanto difficile trasformarla: le crepes al posto della sfoglia (cosa che di solito faccio anche per quella salata), panna al posto della besciamella e crema di ciliege al posto del classico sughetto!:D

Ma vediamo ora le dosi:

per 1 porzione di lasagna dolce (circa 10 mini crepes di 10 cm di diametro):

1 uovo,
80 grammi circa di farina,
160 ml di latte alta digeribilità,
3 cucchiaini di zucchero.

Mettiamo in una ciotola la farina e versiamo a poco a poco il latte girando con la frusta fino a unire i due ingredienti. Sbattiamo l'uovo con lo zucchero e uniamo il tutto con la farina e il latte. Dobbiamo ottenere un composto semi liquido. Scaldiamo una padellina antiaderente del diametro di 10 cm e la ungiamo con un po' d'olio. Una volta preparate le crepes le lasciamo raffreddare.

Per il ripieno:

200 ml di panna vegetale,
300 grammi di ciliege.

Tagliamo le ciliege togliendo il nocciolo e le lasciamo cuocere in una padella con 2 cucchiai di zucchero fino a farle ammollare.

Montiamo la panna e poi "costruiamo" la nostra lasagna dolce: una crepes, panna e composta di ciliege! 

Con questa ricetta partecipo anche al carinissimo contest di Zampette in pasta!

domenica 5 giugno 2011

E' sempre l'ora del tè!


Lui appassionato di tè giapponesi da bere rigorosamente senza zucchero, lei innamorata delle tazze di porcellana inglese e collezionista di teiere dal mondo: da due personaggi del genere non poteva che nascere una bambina affascinata dal rito del tè in tutte le sue piccole sfumature, dall’odore delle foglie secche, al colore che prende l’acqua lentamente. Così appassionata di tè da berlo non solo alle cinque del pomeriggio, ma anche alle 8 del mattino, eh già, perché la nostra protagonista non può fare colazione con il latte, ovviamente!

La nostra piccola eroina andava in campagna con i suoi genitori tutti i fine settimana, e li il rito del tè prendeva una piega  molto più divertente della merenda fatta nella cucina di città. Prima di tutto si poteva sorseggiare l’amata bevanda sotto un albero ogni volta diverso, e nella stagione giusta, prendere la frutta direttamente dai rami. I suoi genitori, lontani dai ritmi frenetici della città, erano sempre più rilassati e calmi, così trascorrevano tutto il tempo a raccontare storie di quando erano più piccoli. Le loro storie, però, erano a volte anche un po’ fantastiche, e la nostra piccola eroina non voleva essere da meno, così inventava dei racconti anche lei, cercando di perdersi in mondi fantastici, un po’ come quell’Alice di cui suo padre le aveva appena letto il libro.

Fu così che un giorno giurò di aver visto un albero altissimo, proprio in cima alla collina che si vedeva all’orizzonte. Questo albero non era come tutti gli altri, però, era un albero di biscotti, ma non di biscotti qualunque, erano proprio i biscotti che preparava la sua mamma, quelli che loro chiamavano i Gioppini, i biscotti che lei amava inzuppare nel tè.

I suoi genitori rimasero affascinati dalla sua descrizione, le dissero che non vedevano un albero di Gioppini da molti anni e che, in effetti, era proprio la stagione di quei biscotti. La nostra cara amica si sentì all’inizio un po’ presa in giro, e passò il resto del pomeriggio a fare finta di essere offesa sull’altalena.

Durante la settimana successiva non ci aveva pensato più di una o due volte e quando il sabato arrivarono in campagna se ne era quasi completamente dimenticata, così, quando fecero la loro solita passeggiata per i campi, dopo aver camminato per un’oretta, salita la collina, si stupì enormemente dello spettacolo che si prospettò davanti a lei. Un gigantesco albero carico di Gioppini maturi, che profumavano l’aria di vaniglia ogni qual volta il vento spostava i rami…

Non erano esattamente le cinque del pomeriggio, anzi, era quasi ora di pranzo, il suo stomaco cominciò a brontolare e, correndo attorno all’albero per raccogliere i biscotti, scoprì con sua grande meraviglia, che c’era un piccolo tavolo di vimini appena apparecchiato, con del tè fumante. Tutti e tre si sedettero attorno al magico albero con il suo tavolino a sorseggiare il the profumatissimo e a mangiare i biscotti che erano buoni come quelli della mamma.

Fu sotto quell’albero che Rebecca bevve il tè più buono della sua vita e, ogni volta che avrebbe sorseggiato la calda e profumata bevanda, in qualunque posto si sarebbe trovata, avrebbe ripensato a quel magico mattino con i suoi genitori.


Ed ora la ricetta dei magici Gioppini!
Ingredienti per una bella manciata di biscotti:

500 grammi di farina
200 grammi di zucchero
200 grammi di margarina
2 uova
1 bustina di lievito
La scorza di un limone grattugiato
Cioccolato fondente

Lavorare la frolla impastando tutti gli ingredienti tranne il cioccolato. Una volta ottenuta una palla compatta, staccare dei pezzettini e formare dei salsicciotti, che poi piegheremo a ferro di cavallo. I biscotti vanno cotti in forno già caldo a 180 gradi per 6 – 7 minuti. Una volta che si saranno raffreddati, sciogliere il cioccolato a bagnomaria, intingere le punte dei biscotti nel cioccolato e lasciarli raffreddare sulla carta stagnola.

Con questa ricetta e questo racconto illustrato, partecipo al bellissimissimo contest di La ciliegina sulla torta!
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